Elenco di risposte alle domande più frequenti raccolte dalle richieste di assistenza dei cittadini.
Il Responsabile dell'impianto termico si identifica con l'occupante a qualunque titolo dell'alloggio: il proprietario, il locatario o l'usufruttuario ecc.. Costui può delegare tale responsabilità ad un terzo che assume la figura di Terzo Responsabile.
È un tecnico di pubblico servizio, incaricato dall’Ente Locale, che ha i requisiti Tecnici Professionali previsti secondo la legge, in materia di impianti termici e quindi abilitato dall’Enea a svolgere i controlli degli Impianti Termici. Il responsabile dell'impianto ha il diritto di richiedere e vedere il tesserino di identificazione di cui sono dotati gli ispettori riportante: cognome, nome, foto, codice Enea.
L’Ente avvisa con una lettera il responsabile dell’impianto circa una ventina di giorni prima della data di controllo, dove viene riportato il giorno e l'ora dell'apuntamento.
No. Stufe, caminetti, radiatori individuali, scalda-acqua unifamiliari non sono soggetti a controlli ai sensi di legge.
Il manutentore è obbligato per legge a compilare e rilasciare il rapporto tecnico di manutenzione. Altrimenti è passibile di sanzione. Se rileva problematiche inerenti la funzionalità dell'impianto è tenuto ad evidenziarle negli appositi spazi: osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni a seconda della gravità del problema. Così facendo si tutela da qualunque evento accada collegato a quanto dichiarato e non ottemperato dal cliente.
Quando viene installata una nuova caldaia il tecnico installatore deve effettuare le prove di funzionamento e di rendimento della combustione (prova fumi: prima accensione), deve compilare il Rapporto di Controllo tecnico (allegato G) e rilasciare la dichiarazione di conformità dell'impianto. La ditta che fa la manutenzione compila il libretto di impianto. Il responsabile dell’impianto entra così in possesso della documentazione necessaria per l’autocertificazione. Quindi deve essere trasmesso all'Ente il rapporto con la scheda di installazione, prima pagina del libretto d’impianto.
I Comuni con più di 40.000 abitanti e le Province per la restante parte del territorio effettuano i controlli necessari ad accertare l’effettivo stato di manutenzione e di esercizio dell’impianto termico con cadenza almeno biennale e con onere a carico degli utenti.
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